Il Wi-Fi e il mal di testa

Stasera la splendida trasmissione Report, condotta magistralmente dalla fenomenale Milena Gabanelli, parlera' delle conseguenze delle onde radio delle reti Wifi sulla salute
Prima di sentire quello che la trasmissione avra' da dirci vorrei solo fare qualche riflessione. Attualmente siamo molto ignoranti su come le onde elettromagnetiche influenzino la salute umana, questo a causa della complessita' dell'organismo umano e (forse) dell'interesse di qualcuno a far permanere questo stato di ignoranza. Probabilmente se la gente sapesse che rischia qualcosa chiederebbe al legislatore misure difensive che renderebbero anti economici le attivita' correlate.
Cosi' e' successo per la telefonia cellulare: durante il boom dei cellulari si sprecavano i servizi e gli articoli sulla pericolosita' delle onde elettromagnetiche degli stessi. Quelle che ora saranno utilizzate per il wifi non sono molto diverse. Sinceramente non capisco perche' si risollevi l'argomento sotto altro nome quando ancora non si e' dipanata la matassa precedente. E soprattutto non mi risulta che un tale allarmismo si sollevi per altre forme di telecomunicazione (TV e radio) che sfruttano onde elettromagnetiche, anche se in altre frequenze.

Il mio timore e' che a furia di sollevare allarmi per ogni nuova banda dello spettro elettromagnetico che verra' utilizzata per servizi nuovi, poi si finisca per ottenere l'effetto opposto, ovvero un disinteresse della popolazione per una forma di inquinamento a cui non e' "sensibile" (i nostri 5 sensi non ce la fanno a vedere le onde elettromagnetiche al di fuori della banda visibile [1]).
L'interesse verso questo tema non deve scemare, visto che tanta gente ci lucra su ed e' sicuramente disposta a calpestare la salute di molti per il proprio tornaconto personale.

In qualita' di dottore di ricerca in fisica vi posso assicurare che radiazione elettromagnetica e materia interagiscono, ma purtroppo non posso dirvi nulla sugli effetti dell'interazione. Occorre fare esperimenti e studi dettagliati, con piglio scientifico e in maniera libera e indipendente dai potenti interessi economici che vorrebbero condizionare gli esiti di alcune prove sperimentali. Se cosi' non verra' fatto succedera' cio' che succede con altre forme di inquinamento [2]: un tributo di vite sacrificato agli altari del progresso.

Purtroppo l'amara verita' e' che queste vittime sono fisiologiche. Lo smog delle auto c'e' perche' "noi" lo vogliamo e questo desiderio viene pagato da tutti in termini di salute. Purtroppo, alla fine diventa solo un problema di bilancio, di costi e benefici. Solo che nel bilancio entrano delle voci soggetive e non e' possibile dare una risposta scientifica su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.

[1] Mica per niente si chiama cosi'... :)
[2] Vedi i brucia immondizia e sputa veleni, in altre parole "termovalorizzatori"

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