Parola paura: Benedizione Pasquale

Bene dico!
Come ogni anno, con l'appropinquarsi del periodo Pasquale, ricevo la visita della persona incaricata di venire a benedire la mia casa.
Gia' il fatto che ci sia qualcuno che e' stato assegnato alla mia zona per questa funzione non mi lascia indifferente. La consapevolezza che una potente organizzazione abbia un controllo cosi' minuzioso del territorio mi ha sempre destato sensazioni strane. Probabilmente avrei pensato lo stesso se avessi vissuto nel periodo in cui lo stesso controllo capillare era appannaggio del partito comunista in certe zone d'Italia.

In seconda battuta, credessi pure nelle storielline che mi hanno propinato con solerzia durante il lavaggio del cervello infantile, credo
non crederei mai che l'aspersione di liquido nella mia casa rappresenti un minimo beneficio per la mia persona, nemmeno se rafforzato da una cospicua offerta in beni/denaro.
Sono curioso di sapere le motivazioni canoniche di questo servizio a domicilio, non richiesto e pagato da molti pure profumatamente. Credo che pochissimi richiederebbero tale benedizione se abitassero in zone sguarnite (ce ne sono???) di personale incaricato all'uopo anche se non escludo l'esistenza di qualcuno fissato al punto di sentirsi male al pensiero di non essere benedetto: non basta una condotta di vita coerente ai precetti evengelici? Poi magari c'e' qualcuno che vuole approfittare del servizio giusto per non essere da meno dei vicini.
Purtroppo la mia scarsa conoscenza dell'argomento e la scarsa frequenza di certi ambienti mi impedisce di esprimermi con una cognizione di causa superiore, percui mi fermo qui.

A prescindere da tutte queste perplessita', quest'anno mi sono accorto di una cosa che ha trasformato i miei interrogativi in inquietudini.
Ho notato, e non e' la prima volta che capita che, posto di fronte ad un gentile diniego di usufruire del servizio, il funzionario ha richiesto informazioni sul campanello da non suonare la prossima volta, per evitare di disturbare. Fatto sta che sul campanello di casa mia ci sono i cognomi mio e della mia ragazza e, ripeto, non e' la prima volta che questo avviene!

Ora mi chiedo: ma se gia' l'hanno scorso mi hai chiesto quale campanello non suonare quest'anno, perche' quest'anno torni e suoni il campanello che l'anno scorso mi hai chiesto di non suonare???

La soluzione semplicemente piu' semplice e probabilmente piu' probabile e' che sia solo un modo per andarsene con convenienza, dimostrando rispetto per le mie idee e per evitare di tornare nuovamente a disturbare (non che il suo linguaggio dei gesti comunicasse questo...).

Pero'...
... come insegna un alto esponente della cultura democratico cristiana in Italia a pensar male si fa peccato ma spesso ci si prende. Non e' che all'uomo non fregasse nulla di chi non disturbare ma bensi' intendesse censire la zona???

Bah...
Per fortuna certe paranoie durano poco: sono sicuro al cento per cento che una istituzione cosi' devota al bene e all'amore come la chiesa sia completamente ortogonale a certi vili atteggiamenti e completamente disinteressata a logiche di questo tipo.

Dico bene?

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