Canon FS100 e linux tips and tricks

Ecco a voi una manciata di trucchi per gestire i file MOD e MOI
Avevo gia' parlato delle mie esperienze positive con la videocamera FS100. Ora vado a presentarvi una serie di suggerimenti utili per gestire al meglio i vostri file video sotto linux.


I file MOD
Come descritto nell'articolo precedente, si puo'navigare il contenuto della videocamera come fosse un normale filesystem e i video stanno nella cartella SD_VIDEO/PRG001.
I video sono i file con estensione MOD e non sono nient'altro che file MPEG versione 2, pertanto potete tranquillamente rinominarli come mpeg o mpg.

I file MOI
I file MOI (MOvie Information) sono l'equivalente delle informazioni exif per le immagini. Come riportato da wikipedia, contengono informazioni sulla data di acquisizione, sulla lunghezza e sul formato dei video a cui essi sono associati.

Estrarre informazioni dai file MOI
Per estrarre informazioni dai file MOI potete usare il comando magico:

od -t x1 -j 6 -N 6 FILENAME.MOI | head -1

che ho reperito da questo gentile blogger.
Un esempio dell'output di questo comando e' il seguente:

0000006 07 d9 03 0e 08 36


Il primo dato non contiene nulla di interessante, mentre il resto delle informazioni sono dati codificati in esadecimale: 07d9 e' l'anno (7*16*16+13*16+9=2009), 03 il mese, 0e il giorno (14), 08 l'ora (8) e 36 i minuti (3*16+6=54).

To be continued...

jango

Ho da poco scoperto il sito www.jango.com, una radio online davvero esaltante
Il punto di forza di jango e' che permette di crearsi stazioni radio personalizzate che suoneranno solo la musica che decidete voi.
Per ottenere i migliori risultati occorre registrarsi, operazione tutt'altro che invasiva visto che vi chiede semplicemente un indirizzo mail valido e una password [1] .



Non temete di essere spammati da jango: e' da un po' che lo utilizzo e finora non ho ancora ricevuto da loro nessuna email non desiderata.

Una volta avvenuta la registrazione potrete personalizzare una o piu' stazioni radio cominciando ad aggiungere le canzoni o gli aritisti che piu' vi piacciono. Dopo un minimo di training iniziale potete lasciar fare il resto a jango stesso e vi proporra' canzoni che riterra' essere di vostro interesse.
E la cosa bella e' che, a differenza di altri servizi simili, vi fara' ascoltare tutta la canzone!

[1] che ovviamente consiglio di mettere diversa da quella della casella di posta!

Suspend to disk/ram on linux

Un noioso bug affligge molte distribuzioni linux impedendo il riavvio normale dopo la sospensione
Se anche voi al momento del resume, dopo aver messo il computer in stanby, vi trovate di fronte uno schermo nero probabilmente siete portatori sani di questo bug che per fortuna ha una soluzione semplicissima.

Esiste un file nella cartella /etc che si chiama suspend.conf, attraverso il quale potete attuare interessanti regolazioni sul processo di sospensione e resume del vostro pc.
Una di queste prevede che in queste fasi venga mostrato uno splashscreen per tenervi compagnia ed e' questa l'opzione incriminata.
Aggiungendo al file /etc/suspend.conf la riga
splash = n
tutti i miei problemi se ne sono magicamente andati.

fuseftp e sshfs

Montare file sistem remoti comincia a diventare un'abitudine a cui trovo difficile rinunciare
Ringrazio tanto gli sviluppatori idi fuseftp e sshfs, due applicazioni davvero utili che consentono, banda permettendo di connettere al proprio pc cartelle remote accessibili via ftp o ssh.

La modalita' di utilizzo e' molto simile nei due casi: ecco due semplici esempi:


# create una directory su cui montare l'albero di cartelle remoto
mkdir ftpremotedir
# montate il fs
fuseftp --cache=memory ftpremotedir/ yourserver:/path/to/remotedir
# e all'occorrenza smontatelo
fusermount -u ftpremotedir



# create una directory su cui montare l'albero di cartelle remoto
mkdir sshremotedir
# montate il fs
sshfs ale@example.com:/path/to/remotedir sshremotedir/
# e all'occorrenza smontatelo
fusermount -u sshremotedir

Canon FS100 e linux

Recentemente mi e' capitato di trovarmi nella spinosa situazione di dover acquistare una videocamera e ovviamente la mia domanda e' stata travolta da un'offerta quanto mai variegata.

Chi, da profano, si proietta nel mondo delle riprese amatoriali si trova di fronte ad opzioni infinite [1] ed e' praticamente impossibile fare una scelta sicuri di azzeccare quello che e' meglio per noi.

La mia scelta e' stata guidata dal fatto che la videocamera funzionasse alla perfezione con Linux, e per fortuna la Canon FS100 e' una di queste.

Ovviamente non vedevo l'ora di vederla all'opera e appena arrivato a casa l'ho messa in carica e dopo tre ore (piu' che sufficienti per farsi una cultura con il libretto delle istruzioni) ero gia' pronto per il mio primo test.

Un minuto di filmato, una foto, spengo la videocamera, tolgo la SD e la inserisco nel portatile. Il mio plasmoide "Device notifier" mi avvisa che la memoria e' a mia disposizione. Nell'immagine qui a fianco potete vedere il contenuto della scheda.

I contenuti interessanti stanno nella cartella DCIM/101CANON (le immagini) e nella cartella SD_VIDEO/PRG001 (i video, con estensione .MOD).
Gli altri file per il momento non mi sono serviti, ma contengono informazioni di servizio sui vostri contenuti (parecchi di loro sono database).

Dopo aver spostato i contenuti su chandra ho aperto kino e importato il file MOD per cominciare a fare i primi montaggi con tutta l'incompetenza del caso :)

In conclusione
La mia prima esperienza da videoamatore e' stata positiva, riuscendo senza sforzo e con rapidita' ad utilizzare la videocamera e a rielaborare i filmati acquisiti con il mio amato pinguino.
Di sicuro la qualita' di ripresa riflette il prezzo contenuto di questo modello, che e' di fascia bassa ma tuttavia fa piu' che bene quello che gli viene chiesto.

[1] Basti pensare che ci sono almeno 4 supporti di memorizzazione: mini DV, hard disk, memorie a stato solido (SD, SDHC) e DVD

Inserire formule matematiche nel vostro blog

Mille grazie a codecogs!


Vi e' mai capitato di voler inserire formule matematiche all'interno di un vostro post? A me si' e spesso ho anche rinunciato per mancanza di un mezzo comodo che mi permettesse di farlo.
Il metodo classico per inserire una formula e', infatti, ricorrere ad una immagine, soluzione che ha molti limiti perche' si perde tempo in fase di caricamento e se ne perde ancora di piu' nel caso di modifica.


Per fortuna c'e' una soluzione migliore: il sito www.codecogs.com mette a disposizione gratuitamente un servizio davvero utile che permette a chiunque di ottenere in brevissimo tempo ottimi risultati!
Nel caso in cui abbiate un minimo di dimestichezza con LaTeX, lo strumento principe per la redazione di testi scientifici, vi troverete veramente a vostro agio!

Come fare?
Andate sull'editor online di codecogs (mostrato in Figura 1)


Figura 1


L'editor e' diviso dall'alto al basso in 4 parti:
  1. Un'interfaccia che permette a chiunque di inserire simboli matematici in maniera immediata
  2. un'area di testo che mostra l'input dell'utente convertito in LaTeX
  3. un'immagine che mostra quello che sara' il risultato finale
  4. il codice html da copiare ed inserire nel vostro post quando sarete soddisfatti del risultato
Adesso sta a voi impratichirvi con l'interfaccia grafica per ottenere il risultato migliore e inserirlo nei vostri post.

Nel caso si desiderasse modificare il risultato ottenuto si potra' operare in due modi:
  1. tornare sull'editor online e copiare il contenuto dell'attributo title dell'immagine nell'area di testo.
  2. per chi e' un po' piu' esperto, modificare il codice html che avete copiato. In particolare sara' sufficiente modificare la stringa dopo il punto interrogativo in src="http://latex.codecogs.com/gif.latex?..."
Il massimo della vita sarebbe avere una funzionalita' del genere integrata in blogger. Incrociamo le dita affinche' cio', prima o poi, avvenga.

Parola paura: Benedizione Pasquale

Bene dico!
Come ogni anno, con l'appropinquarsi del periodo Pasquale, ricevo la visita della persona incaricata di venire a benedire la mia casa.
Gia' il fatto che ci sia qualcuno che e' stato assegnato alla mia zona per questa funzione non mi lascia indifferente. La consapevolezza che una potente organizzazione abbia un controllo cosi' minuzioso del territorio mi ha sempre destato sensazioni strane. Probabilmente avrei pensato lo stesso se avessi vissuto nel periodo in cui lo stesso controllo capillare era appannaggio del partito comunista in certe zone d'Italia.

In seconda battuta, credessi pure nelle storielline che mi hanno propinato con solerzia durante il lavaggio del cervello infantile, credo
non crederei mai che l'aspersione di liquido nella mia casa rappresenti un minimo beneficio per la mia persona, nemmeno se rafforzato da una cospicua offerta in beni/denaro.
Sono curioso di sapere le motivazioni canoniche di questo servizio a domicilio, non richiesto e pagato da molti pure profumatamente. Credo che pochissimi richiederebbero tale benedizione se abitassero in zone sguarnite (ce ne sono???) di personale incaricato all'uopo anche se non escludo l'esistenza di qualcuno fissato al punto di sentirsi male al pensiero di non essere benedetto: non basta una condotta di vita coerente ai precetti evengelici? Poi magari c'e' qualcuno che vuole approfittare del servizio giusto per non essere da meno dei vicini.
Purtroppo la mia scarsa conoscenza dell'argomento e la scarsa frequenza di certi ambienti mi impedisce di esprimermi con una cognizione di causa superiore, percui mi fermo qui.

A prescindere da tutte queste perplessita', quest'anno mi sono accorto di una cosa che ha trasformato i miei interrogativi in inquietudini.
Ho notato, e non e' la prima volta che capita che, posto di fronte ad un gentile diniego di usufruire del servizio, il funzionario ha richiesto informazioni sul campanello da non suonare la prossima volta, per evitare di disturbare. Fatto sta che sul campanello di casa mia ci sono i cognomi mio e della mia ragazza e, ripeto, non e' la prima volta che questo avviene!

Ora mi chiedo: ma se gia' l'hanno scorso mi hai chiesto quale campanello non suonare quest'anno, perche' quest'anno torni e suoni il campanello che l'anno scorso mi hai chiesto di non suonare???

La soluzione semplicemente piu' semplice e probabilmente piu' probabile e' che sia solo un modo per andarsene con convenienza, dimostrando rispetto per le mie idee e per evitare di tornare nuovamente a disturbare (non che il suo linguaggio dei gesti comunicasse questo...).

Pero'...
... come insegna un alto esponente della cultura democratico cristiana in Italia a pensar male si fa peccato ma spesso ci si prende. Non e' che all'uomo non fregasse nulla di chi non disturbare ma bensi' intendesse censire la zona???

Bah...
Per fortuna certe paranoie durano poco: sono sicuro al cento per cento che una istituzione cosi' devota al bene e all'amore come la chiesa sia completamente ortogonale a certi vili atteggiamenti e completamente disinteressata a logiche di questo tipo.

Dico bene?

Eutanasia

Riflessioni razionali sul tema
L'eutanasia e' un argomento veramente delicato e credo che non ci sia una risposta oggettiva per dire cosa sia giusto o sbagliato, cosi' come in molti altri argomenti.

Per quanto mi riguarda non gradirei mai al mio corpo di essere oggetto (vittima?) di cure mediche senza speranza rivolte al solo mantenimento delle mie funzioni vitali di base, quando oramai il rapporto tra la mia mente e il mio corpo e' stato reciso per sempre.

Mi ritrovassi in stato vegetativo irreversibile, incapace di svolgere attività che mi qualificano come essere umano, avrei il semplice desiderio che chi ha davvero a cuore la mia persona, o quello che ne rimane, mi traghetti verso la mia meta' in modo dignitoso.

Dovessi decidere se sottopormi ad una cura che mi permette di sopravvivere per sei mesi tra atroci sofferenze e spettatore del disfacimento del mio organismo, chiederei di sicuro un'altra cura che intorpidisca la mia sensazione del dolore anche se cio' accorcerebbe la mia vita, o quel che ne rimane.

Non voglio esprimermi per gli altri, ma ritengo che in molti, piu' per i propri cari che per se stessi, vorrebbero porre fine a certe pantomime e permettere al sistema sanitario nazionale di rivolgere le proprie attenzioni e disporre le proprie strutture per fini piu' alti.

I progressi della tecnica medica sono tali che, in un futuro prossimo, sempre piu' spesso e sempre piu' a lungo si sara' in grado di coltivare la vita in corpi senza menti che li governino. Mi aspetto che ad un certo punto tale stato delle cose si manifesti in un costo tale per le casse statali che l'eutanasia sara' una necessita' dello stato e i legislatori, volenti o nolenti, dovranno capitolare e permettere la dolce morte.
Paradossalmente tutte le questioni etiche crolleranno e simili leggi saranno approvate a solo scopo di lucro. Ovvio che chi decidera' di fare questo passo dira' esattamente il contrario e si promuovera' a paladino di giustizia. Ma a questo siamo abituati, purtroppo...

Se veramente la nostra classe dirigente fosse in grado di guardare avanti invece di pensare solo ai propri interessi avrebbe gia' provveduto a sollevare tante famiglie da una sofferenza prolungata e snervante.

Ack: uno strumento raffinato per curiosare nei file di testo

Nel mondo unix lo strumento principe per cercare stringhe nei file di testo e' sempre stato grep

Il programma grep (acronimo di global / regular expression / print) e' uno strumento che non puo' mancare nella cassetta degli attrezzi di uno sviluppatore. Anni e anni di sviluppo ne hanno affinato le potenzialita'. La pagina di manuale di grep e' una vera fonte di nuovi ed interessanti utilizzi per questo capolavoro di software.

Nel mio lavoro mi sono spesso giovato dalla definizione di un alias che mi permette di adattare grep alle mie esigenze:

[ale@chandra ~]$grep grep .bashrc
alias grep="grep --color --exclude-dir=.svn --exclude={*.pyc,*~,*.pyo}"

Questo alias mi garantisce un output colorato, esclude le directory svn e file che non mi interessano.

Nonostante il mio infinito rispetto per grep, ultimamente devo ammettere di usarlo meno del solito. La regione di tutto cio' e' che ho cominciato ad usare ack (link).

Ack, a differenza di grep, e' meno "general purpose": mentre grep cerca in ogni file, ack evita di perdere tempo in file binary, in cartelle di sistemi di revisione del codice (svn, git, mercurial, ecc...) e in file di backup. Inoltre ha gia' di default l'output colorato, e la cosa non guasta di certo! Praticamente tutte le cose che ho dovuto specificare nel mio alias, ack le fa di default. Ma non e' finita :)

Caratteristica peculiare di ack e' la possibilita' specificare tipi di file per gruppi. Per esempio uno sviluppatore plone trarra' vantaggio dall'opzione --plone (che restringe la ricerca a file con estensione py, cpy, pt, metadata, ecc... ) mentre uno sviluppatore c++ potra usare il flag --cpp (che ricerca nei file cpp, cc, h ecc...). Ovviamente tali gruppi sono personalizzabili.

Come se non bastasse, ack di default analizza ricorsivamente la directory corrente, mentre grep di default analizza lo standard input, cosa che si adatta sicuramente di piu' alle mie esigenze.

Ma non voglio andare oltre nell'illustrarvi le peculiarita' di questo software. Mi limito ad invitarvi a provarlo sicuro che anche voi, come me, ne apprezzerete la comodita'.

Ack homepage: http://petdance.com/ack/

MIB Evolution

Ne restera' soltanto uno?
Circa un anno fa scrissi un articolo a proposito delle Sorgenti alternative di pacchetti rpm per Mandriva 2008.0.

Le informazioni contenute nel sopra citato post sono rimaste valide pressoche' in toto per quanto riguarda Mandriva 2008.1, ma con l'arrivo di Mandriva 2009 la situazione e' cambiata, e parecchio.

Mentre i repo "semi-ufficiali" del Penguin Liberation Front rimangono la fonte principale di software non ufficiale per Mandriva (soprattutto per quel che riguarda le applicazioni multimedia e gli emulatori con annessi e connessi), gli altri packagers alternativi, ad eccezione del progetto MIB (Mandriva Italian Backports), sono letteralmente spariti dalla scena.

I ragazzi del MIB invece hanno saputo organizzare i propri sforzi e, con lodevole caparbieta', hanno cominciato a sfornare pacchetti su pacchetti per diverse versioni della distribuzione che piu' ci piace (e per diverse architetture!!!).

A mio parere il loro sforzo e' meritevole di attenzione da parte della comunita' internazionale e mi auguro che ben presto tester e contributor da tutte le parti del mondo si aggiungano a loro per permettere a questo progetto di spiccare il volo.

Ma gli altri che fanno?
A quel che mi risulta Seer of Souls, Rpmlinux e MDE (distintosi in passato come punto di riferimento per chi desiderava avere con rapidita' le versioni piu' aggiornate di KDE 3) non forniscono alcun supporto per la versione 2009.

Non ho seguito attentamente i motivi per cui questi packagers non abbiano piu il tempo o le motivazioni di un tempo e abbiano abbandonato il gravoso compito di fornire pacchetti testati e affidabili a torme di utenti esigenti ed assetati di software all'ultima versione.
Certo e' che mi auguro di rivedere presto, magari fin dalla versione 2009.1, tutti i packagers allineati alla versione current di Mandriva.

Ne restera' soltanto uno?
Speriamo di no!
I cosiddetti third party packagers si sono sempre distinti nella loro offerta, intersecando raramente i loro obiettivi, rivolgendosi ad utenze diverse: in passato mi e' capitato non di rado di rivolgermi a tutti loro per diversi motivi.
Il silenzio che si e' venuto a creare toglie indubbiamente delle possibilita' agli utenti Mandriva e un pizzico di competizione non puo' che pungolare la squadra di sviluppatori italiani a fare ancora meglio!

Piu' che una smentita un'ulteriore riprova...


L'inverno della provvidenza
Mi affido quotidianamente a google news per conoscere cio' che in Italia e all'estero si dice nel mondo scientifico. Purtroppo qualche volta capita che si intrufolino articoli la cui pertinenza alla mia richiesta di sapere e' nulla.

E' successo anche oggi, purtroppo ...


Tra gli articoli recapitatemi oggi da google news nella categoria "matematica" vi era, a sorpresa, un articolo del quotidiano "il Giornale" dal titolo "LA BALLA SPAZIALE", cosi', in maiuscolo...
Mi immaginavo di trovarmi di fronte a qualcuno che tentava di fare i conti con la scienza senza averne i titoli, ma la realta' ha superato ogni mia previsione. Cio' che ho trovato e' stato un autentico manifesto di ignoranza scientifica a firma del Sig. Granzotto, a cui faccio i complimenti per la puntualita' con cui dimostra la affidabilita' del "giornale" per cui scrive.

Se volete ridere pure voi vi consiglio di leggere l'articolo originale, fa spanciare...

In poche parole Granzotto guarda fuori dalla finestra, vede la neve, accende la TV, vede la neve, e capisce:
1 - il riscaldamento globale non esiste
2 - milioni di persone che hanno il piacere di informarsi da fonti diverse dalle sue si sono fatte prendere in giro dalle stesse
3 - prendere provvedimenti contro cio' che la sua accurata ricerca scientifica di un paio di minuti ha stabilito essere inesistente e' cosa da folli
4 - Silvio Berlusconi e' un esempio di uomo illuminato perche' queste cose le ha capite senza neanche guardare fuori dalla finestra

In tutto questo marciume si salvano poche cose:
1 - la stampa italiana e' inadeguata a parlare di scienza (cosa che dovrebbe spingere lo stesso Granzotto ad astenersi dal farlo)
2 - previsioni a lungo termine sono scarsamente attendibili (il sistema meteo e' talmente delicato e complicato da non poter permettere estrapolazioni avventate)

Ah, quanto mi auguro di trovarmi di fronte qualcuno che sostenga la tesi di questo "giornalista", per riportarlo con i piedi per terra e arrendersi all'evidenza!!!

Gli errori che commette questo giornalista sono molteplici. In primo luogo non si capisce come un fenomeno limitato nello spazio e nel tempo e analizzato, a dir poco, superficialmente smentisca, da solo, centinaia di anni di misure scientifiche provenienti da tutte le parti del globo!

Queste persone scambiano una fluttuazione per un trend e un trend per una fluttuazione, ci scrivono sopra articoli e li pagano pure!!!

La comunita' scientifica non ha dubbi che il pianeta si stia riscaldando, come dimostrano le misure mostrate in figura. Casomai si dibatte sul contributo umano a questo riscaldamento, ma oramai quasi tutti cedono all'evidenza e accettano la correlazione tra emissione di CO2 e aumento della temperatura.

Invito tutti i lettori a visitare il sito http://www.ipcc.ch/ per trovare un'innumerevole mole di dati
relativi all'argomento misurati da professionisti su tutto il pianeta per anni.



Messo in chiaro che da un punto di vista scientifico l'articolo ha 0 contenuti, mi rattrista constatare che detto articolo, invece di essere cassato a priori, e' in cima alla classifica dei piu' letti di oggi e mostra in bella evidenza un gradimento pari a 4 stelle su 5!!! Spero vivamente non siano voti reali e che coloro che vi sono approdati l'abbiano fatto per ridere, con amarezza, di quello che scrive questo giornalista.
Se cosi' non fosse mi verrebbe il sospetto che questo paese sia pieno di minutaglia e di rincoglioniti ed e' forse per questo che il nostro "premier" gode di tanto consenso.

Disgustorama