Densita' dell'acqua marina

Ti sei mai chiesto quanto e' piu' densa l'acqua del mare rispetto a quella pura (H2O)?
L'acqua pura, H2O, differisce da quella dei fiumi e dei mari poiche' queste ultime contengono sostanze disciolte o in sospensione.
In particolare l'acqua del mare e' piu' densa perche' contiene in percentuale rilevante cloruro di sodio (NaCl), il normale sale da cucina.

La densita' dell'acqua dipende da diversi fattori quali temperatura e profondita'. La densita' superficiale varia in un intervallo di valori da 1.020 a 1.029 kg/l.
Man mano che ci si avvicina al fondo la densita' aumenta fino a raggiungere un valore costante.
Si veda l'esempio riportato in figura.

Sull'asse delle ascisse la densita' in g/cc (equivalenti a kg/l), su quello delle ordinate la profondita' in m.

Come si vede la variazione di densita' e' piccola, anche se in realta' i suoi effetti sono evidenti e importantissimi: e' una delle cause del rimescolamento delle acque, il che permette l'ossigenazione degli strati profondi.

Tra le acque piu' dense ci sono quelle dei mari chiusi e poco profondi, quali il Mar Morto, dieci volte piu' salato della media dei mari, tant'e' che non e' abitato da alghe o pesci (capirete che il nome e' azzeccato...).
La sua densita' puo' arrivare fino a 1,24 kg/l.

Il Mar Caspio invece ha un'acqua molto piu' dolce di quella della media dei mari. La sua salinita' e' un un terzo rispetto alla media.

MIB vs MDE

Mandriva Italian Backports o Mandriva Enhanced Rpms?
Con un ritardo quanto meno insolito tardano ad arrivare i pacchetti MDE per Mandriva 2008. In realta' qualcosa si sta muovendo, come potrete verificare dai pacchetti presenti all'URL
http://www.mde.djura.org/2008.0/RPMS/.
MDE ha gia' pronti parecchi rpm, ma in maniera apparentemente non ufficiale. Gia' dall'inizio di Novembre si trovano le istruzioni per aggiungere la fonte di installazione, ma non funzionano.

La peculiarita' di MDE e' di fornire la versione piu' recente di KDE ai suoi utenti: in questo caso sarebbe la 3.5.8 che pero' al momento latita (sono presenti solo un paio di pacchetti). Fortunatamente la politica degli sviluppatori di Mandriva e' quella di patchare i pacchetti di KDE 3.5.7 degli update in maniera da includere i miglioramenti della nuova versione, in modo da non far mancare nulla ai loro utenti.

Visto che MDE latita ho pensato di testare i repository di MIB, un progetto italiano che tongo d'occhio da un po' e che fin da subito mi ha ispirato fiducia. Ecco come e' andata!
Ho aggiunto le fonti in un baleno con i seguenti comandi:
urpmi.addmedia --update 20080MIB-noarch http://mib.pianetalinux.org/2008.0/noarch with media_info/synthesis.hdlist.cz
urpmi.addmedia --update 20080MIB-i686 http://mib.pianetalinux.org/2008.0/i686/contrib with media_info/synthesis.hdlist.cz
urpmi.addmedia --update 20080MIB-NonFree http://mib.pianetalinux.org/2008.0/i686/non-free with media_info/synthesis.hdlist.cz
urpmi.addmedia --update 20080MIB-PlfFree http://mib.pianetalinux.org/2008.0/i686/plf-free with media_info/synthesis.hdlist.cz
urpmi.addmedia --update 20080MIB-PlfNonFree http://mib.pianetalinux.org/2008.0/i686/plf-nofree with media_info/synthesis.hdlist.cz
Notare che queste fonti PLF forniscono sono solo degli update ad alcuni pacchetti PLF!! Non usateli in sostituzione di altre fonti piu' complete, ma come complemento!
Prima di cominciare date il seguente comando:
rpm -ivh --force http://mib.pianetalinux.org/2008.0/noarch/fix-rpm-macros-1.0-1.mib2008.0.noarch.rpm
E' una patch per un problema di architettura dei pacchetti: Mandriva compila i586, MIB per i686.
Fatto questo basta un sano urpmi --auto-select per farvi suggerire quali pacchetti installare.
Quando l'ho fatto io mi ha installato tutto tranne la versione aggiornata di OpenOffice: era in conflitto con la vecchia. Non mi sono scoraggiato e ho ripetuto il comando magico urpmi --auto-select e questa volta e' filato tutto liscio: via il vecchio e dentro il nuovo!

Nel caso vi interessasse, riporto la lista completa delle mie fonti. contenente pure la sorgente di google. Potete scaricarla ed installarla, magari rimuovendo le fonti presenti con urpmi.removemedia -a, con il comando
source urpmi2008.0
Oltre alle ultime versioni di OpenOffice e Firefox (ovviamente presente anche in italiano), ho avuto l'incredibile piacere di trovare gia' pronta la versione 2.0 di Kile, un fantastico programma per redigere documenti, anche molto complessi, in LaTeX.

Visto che tutto ha funzionato e sta funzionando cosi' bene, ai ragazzi del MIB va un grazie e un grande in bocca al lupo, continuate cosi'!

gmailfs: 5 GB gratis per il vostro pinguino

Impariamo ad utilizzare i 5 GB (in continua crescita) di gmail come spazio disco.
Gmailfs e' una utility che permette di utilizzare l'enorme spazio che Google mette a disposizione dei suoi utenti come un normale disco fisso. Bisogna dire che l'accesso alla risorsa e' ovviamente molto piu' lento di un reale hard disk ed e' condizionato dal possesso di un account su gmail e dall'essere connessi al momento dell'utilizzo.

Se non avete fretta e avete una flat o se semplicemente vi va, considerate l'opportunita' di utilizzare gmailfs o per backup di emergenza [*] o come una sorta di ftp/chiavetta USB su cui mettere dei dati che vi potranno tornare utili ovunque voi siate.

[*] gmailfs e' ancora in test, percui usatelo solo come ultima spiaggia o come doppia copia!!!

Dipendenze
Vi occorre python-fuse (in mandriva si installa con "urpmi python-fuse") e l'ultima versione di libgmail.
Per montare gmailfs come utente normale dovete essere nel gruppo fuse.
Chi usa Mandriva 2008.0 notera' che questa distribuzione mette a disposizione solo la versione 0.1.7, ma non basta!!!
Nessun problema, arrivo io!!! Se volete ho gia' pronto un rpm per Python 2.5 costruito su mandriva 2008.0.
Si installa con i comandi:
wget http://alessandro.pisa.googlepages.com/libgmail-0.1.8-1.noarch.rpm
# inserite password di root se necessario.
# togliamo la vecchia versione e installiamo la nuova
su -c "rpm -e python-libgmail"
su -c "rpm -Uvh libgmail-0.1.8-1.noarch.rpm"
Il nome del pacchetto da togliere potrebbe cambiare qualora aveste un'altra distribuzione, ma quello da installare va bene per tutte quelle che hanno Python 2.5!

Se volete installare da sorgenti scaricate l'ultima versione [link] e poi date i seguenti comandi...
# scompattate il file
tar xfz libgmail-0.1.8.tar.gz
cd libgmail-0.1.8/
# inserite la password di root quando richiesto
su -c "python setup.py install"
Come installarlo
Il sito di gmailfs, dove troverete la documentazione ufficiale ed eventuali novita', e' il seguente:
http://richard.jones.name/google-hacks/gmail-filesystem/gmail-filesystem.html

La versione che ho installato oggi e la 0.8 scaricabile direttamente da qui.
Una volta scaricato il pacchetto aprite una console e date i seguenti comandi:
# scompatta l'archivio
tar xfz gmailfs-0.8.0.tar.gz
# cambiate directory
cd gmailfs-0.8.0/
# Copiate i file nei posti giusti. Inserite la password di root quando richiesto
su -c "cp gmailfs.py /usr/local/bin/"
su -c "cp mount.gmailfs /sbin/"
cp gmailfs.conf $HOME/.gmailfs
# Mettiamo permessi sicuri
chmod 600 $HOME/.gmailfs
A questo punto seguite le istruzioni per modificare le seguenti righe del il file $HOME/.gmailfs:
username = gmailusername # <- metteteci il vostro account senza @gmail.com

password = gmailpassword # <- metteteci la vostra password... Non siate paranoici!!!

fsname = linux_fs_3 # <- metteteci quello che vi pare, anche qualcosa di strano tanto non vi servira' granche'...

logfile = ~/gmailfs.log # <- metteteci ~/.gmailfs.log, sara' meno in mezzo ai piedi :)
Siete pronti???!!!
Tirate un bel sospiro di sollievo create la cartella sotto cui volete montare gmailfs
mkdir $HOME/gmailfs
e date il comando
/sbin/mount.gmailfs /usr/local/bin/gmailfs.py $HOME/gmailfs
Se date il comando df per due volte vedrete che la prima volta si lagnera', ma la seconda vi dira' qualcosa di simile:
python 5.0G 144M 4.8G 3% /home/xxx/gmailfs
Complimenti!!! ora potete usare la cartella $HOME/gmailfs come usaste una penna USB! Alla fine ricordatevi di smontarla con:
fusermount -u $HOME/gmailfs
Problemi incontrati e risolti
1) mount.gmailfs deve essere in grado di leggere il suo file di configurazione, altrimenti non funziona. Avete due scelte:
  1. metterlo sotto /etc/gmailfs.conf
  2. metterlo sotto $HOME/.gmailfs
Evitate di fare come me che l'ho messo sotto $HOME/.gmailfs.conf!!!!

2) Puo' essere che non riusciate ad usare fuse, in particolare ad accedere a /dev/fuse. Probabilmente non siete ancora nel gruppo fuse. Inseritevi in questo gruppo utilizzando vigr o gli appositi strumenti di gestione della vostra distribuzione e riloggatevi.
Una volta riloggati il comando groups dovrebbe aggiornarvi sulla vostra appartenenza al gruppo di fuse.

3) Se quando montate gmailfs vi da un messaggio del tipo: HTTP Error 400: Bad Request e poi non potete scrivere o leggere nulla da gmailfs perche' continuamente tormentati dall'errore "no space left on device", aggiornate libgmail all'ultima versione (piu' sopra spiego come fare).

Saluti e baci
Spero di esservi stato di aiuto. Qualora permanessero dubbi o riscontraste errori vi prego di scrivermi.
Grazie e ciao!

I segreti delle mongolfiere: conclusioni

Eccoci al terzo appuntamento sui segreti delle mongolfiere. Con somma tristezza vi svelo che docrebbe essere pure l'ultimo!!!

La volta scorsa avevamo visto come la spinta di Archimede dovuta all'aria sia generalmente trascurabile. Nel caso di una persona di 85 kg la spinta (verso l'alto) di Archimede vale circa un millesimo della forza peso che ci spinge verso il terreno.

Il discorso non vale piu' se consideriamo un oggetto enorme e riempito di materiale a bassa densita' come un aerostato!

Giusto per fare qualche stima grezza, il cesto di una mongolfiera e il suo contenuto (bruciatori, combustibile, passeggeri) peseranno qualche quintale, facciamo un 500 kg (magari qualcosa meno, ma facciamo cifra tonda).
Il pallone ha un raggio di circa 10 m, corrispondente ad un volume di circa 4000 m^3, che per quanto detto precedentemente, corrisponde a circa 4000 kg (non state leggendo male!) di aria alla densita' standard.
Solo che invece di esserci aria standard, c'e' un gas piu' leggero, ad esempio aria calda o elio.
Nel caso di una mongolfiera, la spinta di Archimede e la forza peso piu' o meno si equivalgono, ne consegue che l'aria calda che occupa la mongolfiera deve avere una densita' tale che la sua massa sommata ai 500 kg del cesto sia circa pari alla massa di aria standard spostata (4000 kg).

Ne consegue che calda all'interno del pallone deve pesare circa 3500 kg, ovvero deve avere una densita' all'incirca di 1/8 inferiore a quella standard.

Ovviamente questi valori sono solo stimati, ma rendono bene l'idea che piu' aumentiamo il volume di un oggetto riempiendolo di una sostanza meno densa del mezzo in cui e' immersa piu' la spinta di Archimede si manifesta efficacemente.

Le stesse considerazioni si possono applicare a molte altre cose, per esempio ad una nave, che galleggia pur avendo una massa enorme.